Un minuto con Dio
Dal Vangelo secondo Marco 10,28-31
Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Come vivere questa Parola?
Ecco Chissà cosa intendeva Pietro con questo inizio. Noi siamo più bravi del ragazzo di prima perché abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, mentre lui no. Probabile, ma non farebbe una bella figura Pietro tanto più che questo Vangelo scritto da Marco è il suo insegnamento e forse lui stesso ha raccontato a Marco gli episodi che vi sono narrati. La parola greca però ha a che fare con la sorpresa: Ohibò! Noi abbiamo lasciato tutto.. è come se Pietro si accorgesse in questo stesso istante che quello che il ragazzo di prima non ha saputo fare, lui, suo fratello Andrea, Giacomo e Giovanni hanno fatto subito, senza pensarci tanto. Anche loro erano ricchi, avevano barche e dipendenti, garzoni che lavoravano per loro. Questo ci insegna che Gesù si propone a molti, forse a tutti ma non tutti siamo in grado di dire di sì alla sua proposta e spesso il si pronunciato è uscito senza ragionarci troppo, per istinto, per amicizia o per amore.