Un minuto con Dio
Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca 12,8-12
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Come vivere questa Parola?
La bestemmia contro lo Spirito Santo. Cosa fa lo Spirito Santo?
- Mette nel nostro cuore i sentimenti del Figlio e ci permette di amare del suo amore. Porsi fuori dalla logica dell’amore significa impedire allo Spirito di amar in noi e attraverso di noi.
- Grida con gemiti inesprimibili una sola parola: “Abbà” (Padre). Preghiera che ci rende figli nel e col Figlio. Bestemmiare lo Spirito Santo significa non vivere da figli ma da padroni, da estranei.
- Lo Spirto fa la Chiesa. Bestemmiare lo Spirito è andare in direzione opposta rispetto al cammino della Chiesa, contestare sempre, non avere il pensiero della Chiesa. Lo Spirito perciò genera comunione, fratellanza. Ogni volta che lavoriamo contro la comunione e contro la fraternità umana (razzismo, pettegolezzi, seminare discordia) bestemmiamo lo Spirito.
- Infine: lo Spirito fa Cristo: nelle specie eucaristiche, nell’assemblea domenicale. Negare Cristo significa bestemmiare lo Spirito. Penso che basti per farci riflettere un po’.