Un minuto con Dio
Disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Dal Vangelo secondo Giovanni 16,16-20
Come vivere questa Parola?
Ora il discorso di Gesù si sposta dagli eventi ecclesiali che riguardano il futuro non troppo lontano ad un discorso più concentrato su quello che sta per accadere: siamo all’ultima cena, subito dopo ci sarà Getsemani, il processo, l’uccisione e la sepoltura di Gesù che recheranno una forte tristezza sugli apostoli. Una tristezza palpabile nelle lacrime della Maddalena al sepolcro, negli apostoli che si frammentano andando in direzioni diverse, chi verso Emmaus, chi in Galilea, chi nel cenacolo ad aspettare rinchiuso per paura. Ma poi ci sarà la Risurrezione, ma non è ancora la gioia: la costante egli annunci di risurrezione è che gli Apostoli non credono, infine la gioia delle apparizioni, dell’incontro. ecco un piccolo ma indispensabile insegnamento: la gioia nasce dall’incontro, quando ci si scopre cercati da Gesù, amati, voluti, incaricati e coinvolti nella missione che riguarda il bene dell’umanità il resto è vita piccola che offre preoccupazioni, sprazzi di felicità ma non riempie. Penso ai giovani. Qui nel padovano ogni settimana c’è un suicidio, sotto i treni, lanciati dalla finestra… è una zona di benessere, non di miseria: ancora una volta ci viene detto dalla realtà che la roba materiale non riempie i vuoti esistenziali. Abbiamo dato molto ai giovani, forse non la gioia delle relazioni e della fede.